1975-2017, il Rocky Horror affascina ancora

È il 1975. Dopo aver debuttato due anni prima nei teatri di Londra, il Rocky Horror Picture Show, musical trasgressivo e irriverente, arriva per la prima volta nelle sale e nei cuori degli appassionati. Oggi è in scena in diverse città europee, completo di musiche originali e inedite.
Il 5 novembre, ultimo giorno di spettacoli per il teatro Arcimboldi di Milano, una moltitudine di persone di tutte le età - genitori che trascinano i figli o figli che trascinano i genitori, nostalgici e curiosi - prendono posto e aspettano, chi più chi meno impaziente, l'inizio dell'atteso evento.
Le luci si affievoliscono e lasciano spazio alle immagini che scorrono sullo schermo: trailer di film di paura che verranno poi citati nella canzone di apertura e che ci portano al non così lontano 1974. Troppa attesa e attenzione per Bisio, che riesce sì a dare umanità ad un testo che di umano ha poco, ma che toglie luce agli attori, splendidi, il cui nome è visibile solo alla fine, se si è abbastanza rapidi da scorgerlo nei titoli di coda. Quello del comico troneggia invece su cartelloni e volantini e l'applauso iniziale è quasi esclusivamente per lui, che riesce a conquistare l'attenzione di tutti con la sua verve.
Il cast, è d'eccezione, dotato di un'espressività e di una voce fenomenale e potente. Non è facile essere eredi delle movenze teatrali ed espressive di Tim Curry, ma Gary Tushaw ci prova e ci riesce pienamente, entrando nei panni non facili di Frank-n-Further. Le musiche accompagnano e coinvolgono lo spettatore attraverso una storia surreale, fantascientifica, un viaggio durante il quale Brad e Janet, innocenti e pudici ragazzi americani, fanno l'incontro di un'eccentrica compagnia, con la quale trascorreranno una notte che cambierà la loro vita.
La rappresentazione non ha nulla da invidiare al film; anzi, dotata di musiche ed effetti originali,rende uno spettacolo immortale ancora migliore, convincendo i più scettici e facendo innamorare gli appassionati, nel fascino irresistibile del teatro dove tutto è nuovo ogni giorno and nothing can ever be the same.
Sofia Barana

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